Quando le coppie con figli subiscono il peso dei ritmi frenetici della società e non hanno modo di chiedere aiuto nel nucleo familiare, o non possono appoggiarsi al servizio del Nido, allora si rivolgono a un* babysitter. Il babysitter è il lavoratore domestico con il compito di gestire i bambini nelle loro attività, in base alle necessità dei genitori e all’età degli accuditi. Il babysitter ricopre la figura di vero e proprio educatore e, in quanto tale, deve rispondere alle esigenze educative e formative dei minori e degli ambienti familiari.
Tuttavia, si tratta di un lavoro che per molto tempo non è stato definito tale, privo di una regolamentazione che tutelasse chi lo esercita.
Babysitter: chi è e che ruolo ha.

I babysitter rientrano nella categoria dei “lavoratori domestici”, ovvero quei soggetti che contribuiscono al funzionamento della vita familiare. La disciplina del lavoro domestico, dall’assunzione all’interruzione del rapporto, è regolata dalla legge e da un apposito CCNL in vigore dal primo ottobre 2020.
L’ultima versione del Contratto nazionale del Lavoro domestico prevede che il/la babysitter sia inquadrato/a al Livello B Super. A cambiare alcuni dettagli del contratto, come lo stipendio mensile, concorre l’età del bambino che implica una maggiorazione di 79 centesimi all’ora.
Babysitter in regola: diverse soluzioni a disposizione dei genitori.
Ci sono diverse soluzioni che possono regolamentare l’assunzione di un babysitter:
- Contratto Collettivo Nazionale del lavoro domestico. Le tate rientrano in questa tipologia di contratto e possono essere assunte o a tempo determinato o a tempo indeterminato.
- Il libretto di famiglia, indicato se la tata lavora saltuariamente, non in maniera continuativa. Viene previsto per rapporti occasionali, utilizzabile solo da persone fisiche e registrate al portale INPS.
- Agenzie specializzate che fanno da tramite tra la famiglia e il lavoratore. La famiglia si rivolge all’agenzia e la paga per assumere il babysitter in somministrazione. Sarà l’agenzia stessa a pagare il lavoratore. Scopri WEG, l’agenzia che si occupa di supportarti nella scelta delle persone giuste per i tuoi cari.
Oltre ad essere un dovere, mettere in regola il proprio babysitter è la base di un rapporto di lavoro regolare che apporta tanti vantaggi fra cui una copertura assicurativa in caso di infortunio.
I rischi di un babysitter non in regola sono numerosi anche per il datore di lavoro e possono prevedere denunce da parte del lavoratore non tutelato e scontento, con sanzioni dall’INPS che ammontano a migliaia di euro.
“Ogni babysitter ha una sua stanza nel cuore per i bambini che guarda.“
Fabrizio Caramagna